Serie B: la Salernitana è in Serie A dopo 23 anni

Il campionato di Serie B è appena finito e al termine delle 38 partite le due squadre che hanno conquistato la promozione diretta sono Empoli e Salernitana. Mentre i toscani tornano in massima serie dopo due anni di assenza, i granata lo fanno a 23 anni di distanza dall’ultima partecipazione. In zona retrocessione, invece, quest’anno non verranno disputati i playout e le tre squadre a salutare la cadetteria sono Pescara, Entella e Reggiana.

La Salernitana è in Serie A: un risultato inaspettato ma meritato

All’inizio di questa stagione, a Salerno i rapporti tra la tifoseria e la presidenza formata dal duo Lotito-Mezzaroma erano ai minimi termini. La situazione era talmente precaria che per la prima volta nella storia del club granata il nuovo allenatore Fabrizio Castori non era stato presentato ufficialmente in conferenza stampa. Proprio Castori, reduce da un’annata clamorosa a Trapani, ha invece saputo creare sin da subito un gruppo compatto e coeso, capace di risiedere in zona playoff dall’inizio alla fine del campionato. Poi, nelle ultime giornate, complice il crollo del Lecce, la Salernitana si è improvvisamente ritrovata seconda ed è riuscita a vincere tutte e tre le ultime gare disputate contro Pordenone, Empoli e Pescara.

I granata tornano così in Serie A a 23 anni di distanza dall’ultima volta e per la terza volta nella propria storia centenaria prenderanno parte al campionato di massima serie. Le grandi deluse di stagione sono invece Monza e Lecce, che restano le favorite dalle per la vittoria dei playoff, su cui saranno disponibili anche le scommesse live vista l’impredivibilità degli scontri di questo tipo, ma che dovranno prestare grande attenzione al Brescia che al momento sembra la squadra più in forma del campionato.

Ora Lotito sarà costretto a vendere

La gioia per i tifosi della Salernitana è doppia. Da una parte l’entusiasmo di tornare a giocare nella massima serie del calcio italiano, dall’altra l’euforia di salutare il presidente Lotito con cui da anni il rapporto era ai ferri corti. Il patron della Lazio sarà infatti costretto a vendere le quote societarie di una tra Lazio e Salernitana e, come è di semplice percezione, ad essere sacrificato sarà proprio il club campano. Destino analogo toccherà alle quote detenute dal cognato di Lotito, Marco Mezzaroma, che ha già dichiarato di essere vicino alla cessione a degli imprenditori romani la cui identità non è però stata resa nota. L’uomo che farà da collante tra la vecchia gestione Lotito e la nuova sarà il Direttore Sportivo Angelo Mariano Fabiani, uno dei personaggi più controversi del calcio italiano che ha però sempre dimostrato di saper fare il suo lavoro egregiamente.

A Salerno è quindi scoppiata la festa. Dopo più di due decenni il club campano è tornato in Serie A e i tifosi non vedono l’ora di scoprire cosa riserverà loro la prossima stagione che, comunque vada, sarà indimenticabile. La promozione della Salernitana ci racconta una volta di più di come in Serie B il collettivo riesca a prevalere sugli individualismi. Lecce, Brescia, Spal e Monza ora si daranno battaglia per conquistare l’ultimo posto disponibile e non vediamo l’ora di scoprire chi alla fine riuscirà a spuntarla.