Per Roman Abramovich pare che questa volta sia veramente finita: quello che è emerso nelle ultime ore ha veramente dell’incredibile, tutti sono rimasti sconvolti.
Roman Abramovich è sempre al centro delle cronache a causa delle difficoltà nel vendere il club di cui ormai è ex proprietario, il Chelsea. I tempi stringono e le ultime notizie emerse non sono certo di buon auspicio per il magnate russo.
![Roman Abramovich, ormai ex proprietario del Chelsea (credit: Ansa)](https://www.ilcalciomagazine.it/wp-content/uploads/2022/05/MRSHAREFOTO_20220504111852178_4a7ac02e68ba21eefc7d9ab460f8b59b-1.jpg)
Prosegue da oltre due mesi la telenovela che riguarda la vendita del Chelsea da parte di Roman Abramovich. L’oligarca russo è stato costretto a lasciare i Blues a causa dei suoi presunti legumi con Vladimir Putin ed è ancora in cerca dell’offerente giusto che rileverà il club.
Il consorzio guidato dall’uomo d’affari statunitense Todd Boehly è l’offerente preferito per l’acquisto del Chelsea, ma il governo del Regno Unito non permetterà che la vendita vada a buon fine a meno che non sia assolutamente certo che Abramovich non riceverà nessuno dei proventi. E questo ha creato uno stallo nella trattativa visto che il governo è a conoscenza degli 1,5 miliardi di sterline che l’oligarca russo ha prestato al club attraverso la sua società e sta cercando di riavere indietro con la vendita.
Le offerte di Sir Martin Broughton e Steve Pagliuca sono ancora molto in gioco, con entrambi i consorzi ancora interessati all’acquisto del club. Entrambi sono in attesa di rientrare nel processo qualora l’offerta di Boehly non avesse successo. I tempi stringono però visto che la scadenza della licenza che il governo del Regno Unito deve rilasciare per la vendita del Chelsea scade il 31 maggio.
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L’aiuto inaspettato che potrebbe cambiare la situazione: il danno economico è inestimabile
Il rischio è quello che Abramovich tenga duro e rifiuti di vendere il club, il che porterebbe al fallimento del Chelsea. Un’eventualità che nessuna delle parti vuole, ma è da considerare qualora non si trovi una soluzione. Nel frattempo, a causa del congelamento dei beni per via delle sanzioni imposte dal governo britannico, il miliardario russo ha altre gatte da pelare. Abramovich non riesce infatti a far fronte alle spese della Team Fusion, la società che gestisce la sua sicurezza in Gran Bretagna.
![Abramovich in difficoltà dopo il congelamento dei beni da parte del governo del Regno Unito (credit: Ansa)](https://www.ilcalciomagazine.it/wp-content/uploads/2022/05/MRSHAREFOTO_20220504113323480_b070af442ef9fc43c01e50b98573654f-1.jpg)
Le sue guardie del corpo devono persino comprarsi la carta igienica e pagare di tasca propria anche gli abbonamenti al wi-fi e alla tv. Non bastasse, pure gli altri vantaggi gratuiti come pane, latte, tè e caffè sono stati eliminati, mentre le case a disposizione dello staff nel quartiere di Chelsea sono passate da tre a una e anche il team di 25 persone a servizio di Abramovich è stato ridotto. Queste drastiche misure di contenimento dei costi sono state apportate da Irina Malandina, ex moglie del proprietario del club di Londra, che è intervenuta per saldare i conti della società, che costa 40mila sterline al mese e ha quindi deciso di tagliare le spese «non necessarie».
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Questa volta Abramovich sembrerebbe aver subito una forte sferzata rispetto a quello che era il suo patrimonio, e questo ovviamente andrà a ripercuotersi anche nella vendita del Chelsea. Bisognerà adesso attendere per capire come andrà a finire.