Bufera su Mbappé: pesante offesa nei suoi confronti scatena la polemica

Forti dichiarazioni riguardanti l’attaccante del Paris Saint-Germain hanno scatenato una grossa polemica nel mondo del calcio.

Alla fine di una trattativa degna di un vera e propria telenovela l’attaccante francese Kylian Mbappé ha deciso di rimanere al Paris Saint-Germain rifiutando la ricca offerta del Real Madrid.

 

Kylian Mbappe - credits: Ansa Foto. Il Calcio Magazine
Kylian Mbappe – credits: Ansa Foto. Il Calcio Magazine

Non è un mistero che il francese sia uno degli oggetti dei desideri più grandi di tutte le squadre del mondo, essendo quello che prenderà sicuramente l’eredità che a breve lasceranno Messi e Ronaldo.

Secondo il suo connazionale c’è una motivazione dietro il suo talento, ed è una motivazione molto pratica, che ha lasciato basiti gli addetti ai lavori del mondo del calcio scatenando una grossa polemica internazionale.

In Camerun non sarebbe successo

In una recente intervista infatti, l’ex allenatore dell’Arsenal Arsene Wenger, ora nelle vesti di dirigente della FIFA, si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni molto pesanti prendendo ad esempio proprio il forte attaccante dei parigini che lui stesso nel 2017 aveva etichettato come erede del suo numero 14 dei Gunners Thierry Henry.

“Mbappé ha origini africane ma si è sempre allenato in Europa. Se fosse nato in Camerun non sarebbe diventato questo giocatore. Il resto del mondo ha bisogno d’aiuto rispetto all’Europa, altrimenti perderemo troppo talento”.

Arsene Wenger, dirigente FIFA - credits: Ansa Foto. Il Calcio Magazine
Arsene Wenger, dirigente FIFA – credits: Ansa Foto. Il Calcio Magazine

Una dichiarazione che ha scatenato l’ira in particolare della CONMEBOL, organismo di controllo del calcio sudamericano, che ha risposto per le rime alla dichiarazione del francese, respingendo e condannando le sue parole: “Noi sudamericani conosciamo molto bene questo tipo di atteggiamento che nasce dalla convinzione che il mondo inizia e finisce in Europa, ma il talento, lo spirito di sacrificio e il desiderio di eccellere dei giocatori africani e sudamericani devono essere apprezzati e rispettati”.

In effetti ci sono tantissimi esempi di giocatori talentuosissimi sia nel continente africano che in quello sudamericano, che anzi comprende patrie di talenti incredibili e dei due giocatori forse migliori della storia del calcio. Se consideriamo ad esempio il paese nominato da Wenger, il Camerun di cui Mbappé è originario, troviamo un certo Samuel Eto’o, che certamente non ha fatto mancare il suo talento alla gente. Sempre dall’Africa vengono Didier Drogba (Ivoriano), George Weah (Liberiano) e più recenti Sadio Mané (Senegalese) e Momo Salah (Egiziano).

Se volessimo iniziare invece a nominare talenti provenienti dal Sudamerica potremmo impiegare giorni. Da Pelé e Maradona passando per Ronaldo, Ronaldinho, Kakà, Rivaldo, Batistuta, Messi, Aguero, Di Maria sono solo alcuni dei nomi che Brasile e Argentina hanno regalato al calcio. Oltre ad altri talenti che le altre nazionali Sudamericane hanno sfornato. I cileni Sanchez e Vidal, il colombiano Garrincha, i tanti campioni uruguagi (Recoba, Suarez, Cavani, Forlan, Godin).

Insomma anche se le strutture disponibili in Africa e Sudamerica potrebbero essere migliorate e ampliate per permettere a tutti di allenarsi al massimo, questi due continenti non hanno mai smesso di produrre talenti incredibili che hanno donato tanto al mondo del pallone.