Serie A, il titano Nicola perde ma va dal Papa: il Cagliari senza cuore merita la retrocessione

Serie A, sono arrivati gli ultimi due responsi della stagione con la folle gara tra Salernitana e Udinese e lo scialbo pareggio del Cagliari.

I campani non sono riusciti a portare a casa nemmeno un punto, quanto bastava per poter dormire sonni tranquilli senza dover avere una parte del cuore e della mente in quella meravigliosa Venezia, sede dello scontro tra lagunari e Cagliari.

Salernitana
Presidente Iervolino con Davide Nicola AnsaFoto, IlCalcioMagazine

Quest’ultimo necessitava di una vittoria per aggrapparsi ad una permanenza che poi non è comunque arrivata, al termine di una prestazione scialba e dal sapore di grande occasione sciupata, complice il risultato giunto da Salerno e che avrebbe garantito a Joao Pedro di raggiungere un’ormai insperata salvezza. Bastava perforare la porta avversaria una sola volta, proprio mentre Deulofeu e Udogie terrorizzavano una città intera.

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Cagliari
Cagliari vs Venezia AnsaFoto, IlCalcioMagazine

Mentre la Salernitana del titano Nicola cadeva sotto i colpi di un’Udinese che non aveva più nulla da chiedere e che poteva lasciare la Campania con l’etichetta di guastafeste, i rossoblù non riuscivano a perforare le retroguardie venete.

All’Arechi di Salerno la partita si è conclusa dopo quasi 100 minuti sul risultato di 0-4 con reti di Nestorovski, Deulofeu, Udogie e Pereyra. Una prestazione inattesa, quella dei friulani, così come quella di una Salernitana che dall’inizio della primavera aveva sciorinato quella compattezza e unità tipiche del tecnico ex Crotone rivelatesi poi decisive nonostante la debacle finale, per fortuna non rivelatasi in grado di impattare sul responso finale.

Il poker rimediato non ha dunque impedito a mister Davide di centrare l’ennesimo grande traguardo di una carriera che ci auguriamo possa essere epurata dall’etichetta di “uomo delle salvezze” e che riconosca lui i meriti tecnici e motivazionali che ha sempre palesato nelle diverse esperienze in Serie A. Come promesso, dovrà adesso andare dal Papa, così come aveva detto di voler fare al suo arrivo in caso di permanenza.

Tra le “Tutte” dovrà ora trovare dunque la strada che da Salerno porti a Roma mentre Agostini rientrerà in Sardegna, ancora ignaro di quello che sarà il suo futuro e quello della squadra, attualmente certa solo di una cosa. Di non affrontare la Salernitana il prossimo anno e di dover imparare dai tanti errori compiuti fin qui.