Momenti di terrore sugli spalti dello Stadio Picco durante Spezia-Napoli: quello che è successo è assolutamente incredibile.
Il match fra Spezia e Napoli doveva essere una festa, ma si è trasformato in un incubo: degli scontri sugli spalti hanno spaventato i tifosi.
Annata positiva per entrambi i club, che si sarebbero dovuti incontrare in una sfida dal sapore di festa. Tuttavia, quello che è accaduto sugli spalti ha trasformato il tutto in un incubo durato 12 lunghissimi minuti: ecco cos’è successo.
Doveva essere una festa, è diventato un incubo: terrore sugli spalti del Picco
La partita fra Spezia e Napoli aveva tutti i presupposti per essere una passerella per entrambe le squadre, che avevano centrato con anticipo i rispettivi obiettivi stagionali. Spalletti ha anche dato spazio dall’inizio a chi ha giocato di meno o a chi lascerà la squadra come, per esempio, Ghoulam. Lo stesso Thiago Motta ha effettuato dei cambi per dare una chance a chi ha visto poco il campo durante l’anno.
Tuttavia, quella che doveva essere una festa per due squadre che non avevano più nulla da chiedere al campionato è diventato un incubo. Durante il primo tempo, infatti, il match è stato sospeso a causa di disordini sugli spalti dello Stadio Picco. Le regie televisive non hanno mostrato quanto accaduto, ma alcune testimonianze hanno permesso di effettuare una ricostruzione dell’accaduto.
Il tutto è andato avanti per 12 interminabili minuti, con i giocatori di entrambe le squadre che hanno cercato di placare gli animi. Il match è poi ripreso ed è stato chiuso regolarmente, ma ulteriori scontri sarebbero andati in scena dopo il match. Il bilancio sarebbe potuto essere drammatico, ma sarebbe limitato a quattro feriti e diversi steward che hanno necessitato di essere medicati allo stadio. Un tifoso del Napoli, però, rischia di perdere delle dita poiché un petardo gli è scoppiato in mano.
Le indagini sono in corso e non si esclude la presenza di un gruppo di tifosi marsigliesi (storici nemici dei napoletani). Se fosse confermato, vorrebbe dire che lo scontro era premeditato.