Calciomercato, le bocciate: Milan e Lazio, occasioni sprecate

In un calciomercato in cui alcune squadre hanno chiuso dei colpi molto importanti, altre sono rimaste bloccate. Ecco le bocciate.

È stato un calciomercato entusiasmante, ma alcune squadre sono si sono limitate al minimo o non hanno centrato gli obiettivi.

 

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Igli Tare (direttore sportivo Lazio) e Paolo Maldini (direttore area tecnica Milan) [credit: Getty Images] – Il Calcio Magazine
È stata una sessione di calciomercato sorprendente e ricca di colpi ad effetto, come Vlahovic alla Juve o Gosens all’Inter. Diverse squadre sono riuscite a rinforzarsi e a piazzare degli esuberi, ma alcune hanno condotto una sessione di mercato completamente anonima: ecco le squadre bocciate.

Calciomercato: le bocciate

Ci sono due squadre che hanno condotto un mercato al di sotto delle aspettative: Milan e Lazio. Entrambe le squadre sono chiamate ad una seconda metà di campionato cruciale, ma hanno perso l’occasione di rinforzare la rosa.

Milan, e il difensore?

Il mercato del Milan aveva un obiettivo principale e richiesto a gran voce da Pioli: un difensore centrale da prendere in prestito con diritto di riscatto per sostituire l’infortunato Kjaer. La dirigenza ha sondato vari nomi, ma non è riuscita ad ingaggiare nessuno: i vari Botman, Diallo, Bailly, Szalai, Aké e Thiaw sono rimasti solo suggestioni di mercato.
La principale difficoltà è da ricondurre alla formula: nessun club ha voluto trattare sulla base del prestito con diritto di riscatto. L’allenatore dovrà dunque contare su Romagnoli e Tomori come titolari e sulla coppia Gabbia-Kalulu (di cui il secondo è un adattato) come prime alternative, sperando che stiano tutti bene.
Il tentativo fallito per Renato Sanches in chiusura di mercato lascia presagire ad un secondo tentativo in estate: può essere lui l’erede di Kessie.

In entrata è arrivato solamente Lazetic dalla Stella Rossa: il giovane attaccante sostituisce Pellegri, rientrato al Monaco per prestito interrotto e poi girato al Torino.

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Lazio, via Muriqi e niente prima punta

Anche la Lazio aveva un obiettivo primario: un attaccante che ricoprisse il ruolo di vice-Immobile. Muriqi, infatti, è stato bocciato e ceduto con grande fatica al Maiorca. La società ha provato a prendere Lapadula e Miranchuk (che non è comunque una prima punta), ma in entrambi i casi non si è andati nemmeno vicini all’esito positivo della trattativa. In extremis, i biancocelesti sono riusciti a chiudere per il prestito con diritto di riscatto di Jovane Cabral. Il capoverdiano è comunque un esterno e non un centravanti, anche se in carriera ha già giocato in quel ruolo.
Sarri avrebbe gradito anche un rinforzo in difesa, più precisamente un terzino, ma alla fine ha vinto la linea della società per il tesseramento di Kamenovic, in rosa da luglio ma fuori lista. L’allenatore avrebbe voluto qualcosa in più: ora tocca a lui valorizzare al meglio la rosa a disposizione.

 

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Stefano Pioli (allenatore Milan) e Maurizio Sarri (allenatore Lazio) [credit: Getty Images] – Il Calcio Magazine