CASO ABRAMOVICH – Arrivano parole durissime che nessuno si aspettava: “L’ha usata come scudo”

Il caso Abramovich diventa sempre più difficile da gestire e l’ambiente che circonda il magnate russo punta il dito: nessuno si aspettava una dichiarazione pubblica così forte.

Tiene banco tra le dinamiche del calcio internazionale che conta la vicenda che riguarda il Patron del Chelsea Roman Abramovich. Il milionario russo infatti pochi giorni fa ha emanato un breve comunicato in cui ha annunciato la volontà di cedere la presidenza del club in modo da preservarne il futuro.

 

Roman Abramovic, presidente del Chelsea (credit: Twitter - Sky News)
Roman Abramovich, presidente del Chelsea (credit: Twitter – Sky News)

La situazione è scaturita da quanto sta attualmente sconvolgendo il mondo intero e che ovviamente investe anche il settore sportivo. L’annuncio dell’invasione russa in territorio ucraino ha senza dubbio creato una profonda inquietudine. Ciò che ne ha immediatamente risentito è stata l’economia globale messa ancor di più a dura prova dopo due anni di pandemia. Le sanzioni che la NATO ha predisposto per evitare un’ulteriore escalation e che colpiscono duramente il patrimonio degli oligarchi russi e tutti gli operatori del settore coinvolti hanno certamente scosso l’ambiente. In tutto questo si insinua il caso Abramovich: il magnate infatti temendo fortemente le ripercussioni legate alle sanzioni che i vari Paesi stanno imponendo a Mosca per l’invasione dell’Ucraina, ha preso una decisione clamorosa quanto inaspettata.

La mossa inaspettata di Abramovich contestata fortemente dai media: “Ecco la verità”

Roman Abramovich è senza dubbio uno degli oligarchi russi più influenti messi in ginocchio delle sanzioni imposte a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della sua nazione. La notizia all’ordine del giorno è la cessione ufficiale del club che milita in Premier League che ha messo in tilt tutto il sistema calcistico mondiale. Dopo quasi vent’anni quindi il magnate russo ha firmato le deleghe formali per passare la presidenza del club alla stessa fondazione benefica sottostante. “Ho sempre deciso nell’interesse del Chelsea e resto fedele a questi valori. Ecco perché ne affido la gestione agli amministratori della Fondazione” ha esordito Abramovich. Gli interessi intorno sono fortissimi: il magnate russo infatti è tra coloro che sono costantemente attenzionati dal governo britannico in questa situazione.

La sua, secondo i media inglesi, sarebbe stata una mossa decisamente ‘scaltra’. Mettendo al sicuro la proprietà per poi fare un passo indietro in futuro, quando la situazione sarà tornata alla normalità. Il giornalista sportivo di Sky Sports UK Jamie Carragher ha definito ‘imbarazzante’ la situazione del Chelsea a seguito della decisione del Patron di allontanarsi temporaneamente dal club. Dal momento che, come il commentatore tiene a sottolineare: “Non ha rinunciato al Chelsea. Gestione non è proprietà”.

Proprio questa è la premessa che ha generato una reazione molto dura da parte dell’ambiente nei confronti di Abramovich. “È completamente diverso perché è ancora al comando” continua Carragher. Ciò che non è andato proprio giù ai sostenitori ed all’ambiente ‘Blues’ però è stato altro. “Lui sta ancora gestendo il Chelsea, il che va bene. Ma non menzionare nella sua dichiarazione iniziale cosa stava succedendo in Ucraina, penso sia stato davvero scadente” ha duramente commentato. Parole inaspettate e durissime che rendono chiaro il pensiero dei media inglese rispetto alla vicenda.

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Gary Neville e Jamie Carragher, ex calciatori di Manchester United e Liverpool e opinionisti di Sky Sports Premier League (credit: Sport Meteoweek)
Gary Neville e Jamie Carragher, ex calciatori di Manchester United e Liverpool e opinionisti di Sky Sports Premier League (credit: Sport Meteoweek)

Le parole durissime che nessuno si aspettava: dopo la figlia, arrivano altre reazioni clamorose, ma c’è una clamorosa svolta

Non solo Jamie Carragher, anche il collega Gary Neville mette bocca nella vicenda rilasciando una dichiarazione assolutamente clamorosa. Facendo da ‘spalla’ al commentatore Neville si è esposto pubblicamente rendendo più che chiara la posizione dei media britannici rispetto alla situazione. Il giornalista di Sky Sports UK ha infatti descritto la dichiarazione di Abramovich come ‘insensata’. Affermando: “L’unica domanda a cui vogliamo che Roman Abramovich risponda, se ha intenzione di parlare, è condanna la guerra o sostiene la guerra all’Ucraina?“. Ha esordito, lasciando tutti di stucco. Aggiungendo: “Avrei preferito che uscisse e dicesse sono un cittadino russo, possiedo il Chelsea Football Club e continuerò a possedere il Chelsea Football club”.

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Non contento, Neville ha rincarato la dose: “Gli amministratori della Fondazione del Chelsea non gestiscono la squadra di calcio. Quello che ha fatto è cercare di usare la Charity come scudo, che non credo sia impressionante come leader”. Intanto qualche ora dopo le parole duramente contestate dall’ambiente calcistico per una mancanza di presa di posizione di fronte al conflitto in Ucraina, è la squadra a prendere parola. Utilizzando il potentissimo mezzo dei social, domenica mattina sulle pagine ufficiali del Chelsea è comparso il seguente messaggio: “La situazione in Ucraina è orribile e devastante. I pensieri del Chelsea FC sono con tutti in Ucraina. Tutti nel club pregano per la pace”.

Notizia dell’ultima ora clamorosa: “Ecco dove si trova adesso Abramovich”

Una notizia giunta un paio di ore fa ha poi spiazzato tutti e soprattutto cambiato completamente quella che era la previsione. Se tutti credevano infatti che Abramovich non si fosse schierato apertamente per questioni economiche, dovranno probabilmente fare un consistente passo indietro. Il patron del Chelsea è coinvolto nella vicenda più di quanto si possa pensare.

Secondo quanto emerso nelle ultime ore e riportato dalle maggiori agenzie di comunicazione mondiali, Abramovich infatti si troverebbe in Bielorussia in qualità di garante delle negoziazioni fortemente voluto dall’Ucraina. Il che cambierebbe clamorosamente la posizione del magnate russo o meglio russo-israeliano. Proprio per questa sua duplice appartenenza il milionario sarebbe stato chiamato da una delle parti a mediare per un immediato cessate il fuoco. Questo probabilmente spiegherebbe chiaramente il silenzio di Abramovich in merito alla questione. Nelle prossime ore la vicenda potrebbe prendere delle pieghe inaspettate e forse, decisamente positive in termini di pace.