Lukaku, che succede? Il mistero aleggia sul giocatore, ma c’è una svolta tutta italiana

La seconda esperienza di Romelu Lukaku al Chelsea non sta proseguendo come desiderato da lui: il belga ha perso posti nella gerarchia dell’attacco di Tuchel.

Lukaku sta diventando un mistero in casa Chelsea: l’attaccante ha perso la titolarità e non segna più.

 

Lukaku Chelsea
Romelu Lukaku, attaccante del Chelsea [credit: ANSA] – Il Calcio Magazine
Un vero e proprio mistero: Romelu Lukaku non sembra più lui. L’attaccante belga ha vissuto due anni molto intensi all’Inter per poi decidere di tornare al Chelsea, ma la sua seconda esperienza londinese sta prendendo risvolti inattesi.
Il centravanti dominante e trascinatore visto con la maglia nerazzurra ha lasciato spazio al giocatore già visto con lo United: discontinuo e quasi mai decisivo.
Dopo la celebre prestazione negativa con il Crystal Palace (7 palloni toccati in 90 minuti, record negativo nella storia della Premier), Tuchel non lo ha più schierato da titolare in campionato. L’allenatore tedesco, infatti, gli preferisce costantemente Havertz (decisivo nell’ultima partita con il Newcastle grazie ad un gol all’89’) e Werner, mentre per il belga restano sempre i minuti finali delle partite.

Lukaku, i dati con il Chelsea sono incredibili

Questa stagione potrebbe essere una delle più complicate della carriera di Lukaku, pagato in estate ben €115 milioni. Inizialmente ha avuto un impatto positivo, ma l’infortunio alla caviglia e la celebre intervista rilasciata a dicembre in cui affermava di sentire la mancanza dell’Inter hanno cambiato tutto.
Lo spazio in campo è diventato sempre meno, anche se di fatto è risultato decisivo per la vittoria del Mondiale per club grazie ad un gol in finale contro il Palmeiras.

Tuttavia, dopo la finale della competizione continentale del 12 febbraio, i numeri di Lukaku al Chelsea sono diventati incredibili. Una settimana dopo, infatti, ha giocato da titolare la partita con il Crystal Palace citata in precedenza, per poi andare in panchina per cinque volte su sei partite a disposizione. Il belga non è sceso in campo dal 1′ in occasioni importanti come la finale di Carabao Cup o l’andata degli ottavi di finale di Champions contro il Lille, mentre è stato titolare in FA Cup contro il Luton (match in cui ha segnato l’unico gol di questo periodo).

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Complessivamente, Lukaku ha disputato 32 partite in questa stagione con il Chelsea, segnando solamente 11 gol. Il dato più sorprendente riguarda la Premier League: solo 5 reti in 19 apparizioni. Numeri ben diversi da quelli registrati in Serie A.

L’Inter osserva da lontano

Intanto, l’Inter osserva da lontano la situazione di Lukaku. Il belga è stato più volte accostato al ritorno in nerazzurro e, ad inizio stagione, il direttore sportivo dei nerazzurri Piero Ausilio ha dichiarato che avrebbe ripreso l’attaccante solo in prestito. Quella del dirigente è stata più una battuta che una verità: il ritorno dell’attaccante è veramente complicato.

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Perché avvenisse, infatti, si dovrebbero incastrare diversi fattori: la formula (al momento l’Inter non potrebbe pagare circa €100 milioni al Chelsea), l’ingaggio del calciatore (dovrebbe ridurselo sensibilmente) e un cambio di rotta nel progetto tecnico.
I nerazzurri, infatti, sembrano più intenzionati a puntare su altri giocatori in attacco: in particolare, su Scamacca.
Inoltre, difficilmente i Blues lascerebbero partire a titolo temporaneo un calciatore su cui è stata investita una cifra così considerevole.

 

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Romelu Lukaku con lo scudetto vinto all’Inter l’anno scorso [credit: ANSA] – Il Calcio Magazine
L’Inter, dunque, osserva con disinteresse la situazione di Lukaku. Ad oggi, il ritorno del centravanti belga è quasi impossibile: persino in prestito, infatti, sarebbe difficile da realizzare.