Juventus – Patto ingaggi, resa pubblica la famosa lettera di Chiellini

Resa pubblica la lettera finita al centro dell’inchiesta Prisma che porta la firma di Giorgio Chiellini: il contenuto ha suscitato non poche polemiche.

Pubblicata su un quotidiano torinese, l’email di Chiellini ha suscitato non poche polemiche ed è al centro dell’inchiesta Prisma.

Giorgio Chiellini durante la partita contro l'Inter (Credit Foto Ansa)
Giorgio Chiellini durante la partita contro l’Inter (Credit Foto Ansa)

I vertici della Juventus (Agnelli, Nedved e l’ex Paratici) sono indagati dalla Guardia di Finanza per aver emesso fatture per operazioni inesistenti e fatture false per società quotate in Borsa.

In questi giorni i pubblici ministeri hanno voluto ascoltare anche i giocatori bianconeri in quanto persone informate dei fatti. Ad essi viene chiesto di spiegare i termini e gli accordi del taglio degli stipendi riguardante la stagione 2020 e la restituzione di una parte negli anni successivi, che per l’accusa rappresenterebbe il falso in bilancio.

La Procura di Torino vuole fare luce sull’intesa tra il club e i calciatori per quanto concerne il taglio di quattro mensilità, da marzo a giugno 2020, che aveva generato un risparmio ai bianconeri pari a 90 milioni di euro.

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Ecco come Chiellini ha provato a convincere i compagni

Nel frattempo il Corriere di Torino ha diffuso un documento di importanza centrale nell’ambito dell’inchiesta Prisma.

Il calciatore della Juventus Giorgio Chiellini esce dalla procura dopo l'interrogatorio in relazione all'inchiesta Prisma (Credit Foto Ansa)
Il calciatore della Juventus Giorgio Chiellini esce dalla procura dopo l’interrogatorio in relazione all’inchiesta Prisma (Credit Foto Ansa)

Tale documento risale a marzo 2020 e corrisponde all’email inviata dal difensore Giorgio Chiellini ai suoi compagni di squadra agli inizi della pandemia da Covid-19. L’email inizia così: “Ho parlato con Agnelli e Paratici, dobbiamo fare un passo indietro.”

Nella lettera il difensore spiegava la situazione societaria ai compagni: “Il club vorrebbe trovare un accordo per una nostra partecipazione al momento di difficoltà. Credo che anche noi dobbiamo fare un passo, come stanno facendo in Europa“.

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Alla nota introduttiva seguivano tre proposte: marzo pagato al 100 per cento subito, i mesi seguenti pagati nelle successive stagioni solo dal momento del ritorno in campo; marzo e maggio al 100 per cento nelle stagioni successive, aprile non pagato e giugno a seconda della ripresa del campionato; marzo e maggio pagati al 100 per cento nelle stagioni successive, aprile non pagato e giugno retribuito al 50 per cento. La soluzione adottata fu la seconda.